L’appello della Società Italiana di Reumatologia ( Sir) in occasione del suo 58/esimo Congresso Nazionale aperto ieri a Rimini è chiaro: E’ necessario che la Fibromialgia in forma grave sia inserita nei Livelli Essenziali d’ Assistenza ( Lea). Metà dei pazienti che soffrono di fibromialgia soffre di questo male in forma grave o molto grave. Si tratta di una malattia reumatica che si caratterizza per un forte dolore ai muscoli e alle ossa diffusa su tutto il corpo. La Società italiana di Reumatologia da tempo dialoga con le istituzioni e dal 2019 ha attivato un registro che ha raccolto 4022 persone distribuiti in 45 centri specialistici dell’intero territorio nazionale. Fausta Salaffi, professore associato di Reumatologia all’ Università Politecnica delle Marche e responsabile nazionale del registro Fibromialgia sottolinea: “ “La fibromialgia è una sindrome da sensibilizzazione centrale che si caratterizza per un forte dolore muscolo scheletrico diffuso. E’ caratterizzata anche da una serie di sintomi e segni clinici che in qualche modo predispongono il malato ad una pessima qualità di vita. I più diffusi e frequenti sono alterazione del sonno, cefalea e disturbi gastrointestinali. In totale interessa in Italia oltre 1 milione e 200 mila uomini e donne. Nell’ottica dello sviluppo della medicina di precisione è perciò fondamentale avere a disposizione dati precisi su una patologia reumatologica tra le più temute”. Roberto Gerli, presidente della Società Italiana di Reumatologia: “Abbiamo voluto realizzare uno strumento fondamentale per pazienti, medici e istituzioni. Il registro attualmente è il primo al mondo per numero di malati coinvolti e permette di svolgere ricerche medico-scientifiche. Possiamo migliorare la conoscenza della storia naturale della malattia, definire l’intervallo di tempo tra l’esordio dei sintomi e la diagnosi, monitorare ed aggiornare il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (Pdta). Infine ci consente di quantificare gli esiti e l’impatto sociale-economico sull’intera collettività. Abbiamo avuto diverse riunioni con il Ministero della Salute e il suo Ufficio per i Lea proprio per definire, in base ai dati raccolti, come meglio organizzare l’assistenza socio-sanitaria nel nostro Paese”. Il presidente Gerli ricorda inoltre come in futuro potrebbe essere proprio la telemedicina ad avere un ruolo importante per aiutare ad affrontare questa patologia. Recentemente per coordinare infatti i 44 centri diffusi sul territorio nazionale è stata creata una piattaforma Web di TeleMedicina iARPlus.
SOCIETA’ ITALIANA DI REUMATOLOGIA : LA FIBROMIALGIA IN FORMA GRAVE SIA INSERITA NEI LIVELLI ESSENZIALI D’ASSISTENZA.
Date:
giovedì, Novembre 21, 2024