Home ISTITUZIONI E POLITICA Storace (La Destra): “Costituente Congressuale, largo ai giovani e nuova Leadership”

Storace (La Destra): “Costituente Congressuale, largo ai giovani e nuova Leadership”

0

storaceIQ. 02/03/2013 – “Oltre La Destra. All’ufficio politico di ieri ho rappresentato la necessità di verificare come uscire dalla crisi politica che ci ha colpito con il voto delle elezioni per il Parlamento. Torneremo a parlarne venerdì prossimo e poi sabato 16 marzo al Comitato centrale per le decisioni da assumere. Sul tappeto ci sono varie opzioni, che riguardano il nodo del rapporto con quel popolo di destra che ha privilegiato altre opzioni politiche – penso a Pdl o, in misura minore, a Fratelli d’Italia – o semplicemente protestatarie, come Grillo. Dobbiamo varare comunque un percorso costituente al termine del quale trovare una nuova leadership. Io ho fondato e guidato La Destra, sarebbe anacronistico pretendere di guidare anche il soggetto che dovrà nascere”. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia.

“Una cosa deve essere chiara: non voglio passare il tempo a tentare di collaborare all’organizzazione del partito unico dei prefissi. Ormai le forze identitarie fanno agli italiani lo stesso effetto che in tv provocano gli sgommati. Gli italiani votano proposte di governo – Pd, Pdl o, in misura minore, Monti – o la protesta a prescindere, Grillo. Non e’ stato nemmeno un problema legato alle alleanze: fuori dal centrodestra, la stessa Lega avrebbe probabilmente fatto la fine di Ingroia o di Giannino. Nel Lazio ha lo zero virgola persino chi ha reso pubblico il caso Fiorito, i radicali.

Non ha funzionato il messaggio nostro – continua Storace – la sovranità non ha rappresentato un richiamo sufficiente.

Rispetto Fratelli d’Italia, ma il loro problema, rispetto a noi e a me, parevano essere Crosetto e il figlio di Cossiga…. Il loro due per cento meno qualcosa salva alcuni parlamentari ma e’ troppo per mollare e poco per festeggiare. Se vogliono dialogare ci siamo e volentieri, ma non si pensi che bastino nove deputati a fare la differenza in un paese scosso dall’onda grillina. La questione e’ rappresentata da un’area che un tempo vantava 150 deputati e senatori – An – e ora ne può schierare una ventina al massimo in tutto il Parlamento. Un intero mondo sembra scomparso.

In una costituente vorrei in pista un po’ di giovani in gamba (ne abbiamo tanti, tra i primi nomi mi vengono in mente Ruggero Razza e Stella Mele, Luigi D’Eramo e Alessandro Nardone, Andrea Scaramuccia, Gianni Musetti e Giuliano Moggi, Valerio Limido e Fabrizio Santori, Sergio Marchi e Carlo Aveta e chissà quanti altri dimentico) gente che scrive, pensa, ha qualcosa da dare e da dire.

Vorrei che da questo nucleo, ovviamente da ampliare, partisse un appello, da lanciare in una costituente di tipo congressuale, io ben volentieri accompagnerei da dietro il percorso individuato. Il nostro quotidiano servirà a promuovere idee. Occorre capire su quale posizionamento politico puntare. Unica condizione: no al velleitarismo.

Dobbiamo superare la sindrome dell’esserci a dispetto- conclude Storace – gli zero virgola che caratterizzano da anni un’area contigua. In Umbria, Basilicata, Abruzzo e Molise poco sopra l’uno, e unicamente nel vituperato Lazio – chissà perché – oltre il due, a un passo da palazzo Madama dove ci voleva il 3 per cento. Ora, se siamo capaci di costruire qualcosa di meglio bene. Altrimenti avanti chi lo può fare davvero. Io darò una mano senza mettermi a criticare chi avrà responsabilità di guida: il contrario di quello che abitualmente si fa con me”.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version