Lorenz Heister (1683-1758), che la riportò nella sua opera Surgery, un trattato estremamente famoso al tempo.
«Quando era sul punto di sezionare l’appendice, osservò che era olAl XVII secolo risale la prima descrizione di una appendicite; fu narrata da un chirurgo tedesco, tremodo scura e presentava aderenze non usuali alla parete addominale. Cominciò a staccarla con attenzione, però le pareti esplosero ed uscirono alcune cucchiaiate di pus. Questo dimostra la possibilità di infiammazione e formazione di pus in appendice.»
Nel Seicento l’importante sviluppo scientifico che coinvolse la biologia, permise enormi passi avanti nella scienza medica e aiutò la chirurgia ad affrancarsi definitivamente, fino a diventare una branca medica autonoma. Inoltre, tra gli stessi chirurghi iniziò un processo di differenziazione che portò all’emerge di validi professionisti, esperti in campi specifici, come ad esempio la traumatologia che si iniziò a sviluppare proprio nel Settecento.
La lista dei chirurghi rilevanti del XVII contiene nomi importanti: si distinsero figure come l’inglese Percival Pott, considerato il fondatore della moderna ortopedia e lo spagnolo Antonio de Gimbernat, che attraverso lo studio del canale inguinale pose le prime basi sul trattamento chirurgico della stessa (il legamento di Gimbernat è una delle strutture del canale inguinale).
Un nome che emerse particolarmente fu Dominique-Jean Larrey, chirurgo di Napoleone e delle sue armate, che è considerato essere l’inventore dell’ambulanza.
Partecipò alla campagna d’Italia, sviluppando nel 1792 un sistema che prevedeva 3 gruppi di quindici chirurghi e dodici carrozze a cavallo, ognuna dedicata a trasportare e trattare i feriti. Grazie a questo sistema, i chirurghi al seguito dell’esercito francese furono in grado di operare 24 ore su 24.
L’anno successivo fu incaricato di organizzare a Parigi un sistema di ambulanze, fu nominato barone dall’Imperatore Francese e scrisse diversi trattati di chirurgia.
Continuò a servire presso l’esercito sul campo, anche in Egitto e a Waterloo, dove fu catturato, ma successivamente rilasciato dopo essere stato riconosciuto da un suo allievo.
Un altro chirurgo da menzionare è lo scozzese Benjamin Bell (1749-1806), autore di una imponente enciclopedia, dove riassunse le conoscenze chirurgiche note fino a quel momento, denominata System of Surgery; egli fu il primo a effettuare una mastectomia radicale per trattare il tumore della mammella. Fu il precursore di una dinastia di medici e chirurghi, proseguita dai suoi figli Charles e John Bell, fino al suo Joseph Bell, chirurgo ispiratore della figura di Sherlock Holmes, definito da Sir Arthur Conan Doyle come “l’uomo più straordinario che abbia mai incontrato”.
Il Settecento fu pertanto l’anello mancante e di con giunzione che nel secolo successivo porterà alla nascita della chirurgia moderna, specialità definita all’interno della scienza e degli insegnamenti medici. La strada era tracciata e ci porterà fino al nostro tempo.