Il Cda di Air France e’ stato interrotto dalle proteste dei lavoratori (circa un migliaio) che manifestavano contro il nuovo piano industriale che prevede, tra l’altro, il taglio di 2.900 posti di lavoro. Si sono vissuti momenti di vera tensione stamane nel quartier generale della compagnia aerea di Roissy poco fuori Parigi quando i lavoratori hanno fatto irruzione nella sala dove si svolgeva il board dell’aviolinea. Al punto che, secondo i racconti dei delegati sindacali, il capo delle risorse umane, Xavier Broseta, “e’ stato quasi linciato” e per fuggire ha dovuto scavalcare in tutta fretta alcuni tornelli, a torso nudo e con la camicia strappata. In fuga anche il ceo Frederic Gagey. Per questo la riunione e’ stata sospesa. Il management condanna “la violenza fisica” e annuncia una denuncia alla polizia. Il primo ministro francese Manuel Valls (lo Stato francese detiene il 17,6% delle azioni della societa’) si e’ detto dal canto suo “scandalizzato” per le violenze fisiche nei confronti del management e ha espresso loro “tutto il suo sostegno”.
La tensione resta altissima: i manifestanti avevano fatto irruzione proprio mentre si teneva la riunione del board per confermare il piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 2.900 posti di lavoro.