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Tennis, Parigi è una festa: Sinner è il Numero Uno al mondo.

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Jannik Sinner

Ci sono solo due posti al mondo dove possiamo vivere felicemente: a casa e a Parigi” e considerando che Jannik Sinner ha saltato il torneo di Roma, la più grande gioia della carriera non poteva che trovarla, secondo le parole di Ernest Hemingway, nella Ville Lumière. Il tennis e lo sport italiano hanno conosciuto una nuova dimensione grazie a Jan che oggi ha scritto un’ulteriore pagina di storia della racchetta azzurra. Per la verità, la conquista della prima posizione nel ranking mondiale, qualcosa che non era mai successo ad un giocatore della nostra penisola, è semplicemente la raccolta dei frutti coltivati nell’ultimo anno. Dallo scorso anno Jannik ha iniziato la sua cavalcata trionfale con la semifinale a Wimbledon ed il titolo in Canada, successi ai quali si sono aggiunti la Finale delle Finali persa a Torino, la vittoria in Davis (non valevole per il ranking) e i trionfi d’oltreoceano a Melbourne e Miami (oltre al 500 di Rotterdam). Sinner ha reso di nuovo popolare il tennis in Italia che dopo anni di vacche magre (almeno per quanto riguarda il circuito maschile) si ritrova ad avere un posto al centro degli interessi degli italiani, avvicinandosi all’onnipresente calcio. Oggi, in base al complicato meccanismo (che spiegheremo più avanti) del ranking che regola i rapporti di forza nel mondo del tennis, la Volpe Rossa ha ottenuto la certezza di diventare numero 1 al mondo dal prossimo 10 giungo, a prescindere dal risultato finale del Roland Garros che terminerà domenica 9. Novak Djokovic, l’ex primatista che sembrava insuperabile, ha ceduto alla fatica e ad una lesione al menisco del ginocchio destro accusata durante la maratona con Cerundolo. Il serbo si è ritirato consegnando a Casper Ruud l’accesso alla semifinale e soprattutto lasciando la vetta della classifica (riconquistata lo scorso 11 settembre) che era monopolizzata da Nole da 429 settimane complessive (record assoluto).

Jannik Sinner, Australian Open

Sinner n.1: la previsione di Alcaraz

Il concetto di ranking mondiale è presente in ogni sport (persino la FIFA ha la sua classifica nel calcio, e stiamo vivendo sulla nostra pelle quanto sia importante per il volley in chiave Olimpiadi), ma nel tennis scalare le posizioni è forse il primo obiettivo di ogni giocatore, alcune volte è anche più importate del successo nei tornei. Pensiamo proprio a Djokovic che dopo il ko con Tabilo agli Internazionali d’Italia ha scelto di giocare un 250 a Ginevra (quindi aggiungendo ore di tennis e di fatica proprio alla viglia dell’appuntamento nella Ville Lumiere), per riservarsi una minima chance di difendere il primato in classifica. Tuttavia un giovane ceco, Tomas Machac, ha fatto saltare questi piani di Djokovic obbligandolo a vincere lo Slam rosso per restare in cima. Nole, dopo il doppio miracolo dei successi con Musetti e Cerundolo, è stato costretto ad arrendersi e adesso ha lasciato spazio al terzo Next Gen (in ordine cronologico) in grado di arrivare al primo posto. Prima di Jannik c’erano riusciti Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev ad interrompere il quasi ventennale dominio dei Fab 4 (Federer salì al numero uno il 2 febbraio 2004 e da li si alternò con Djokovic, Nadal e Murray fino al 28 febbraio 2022, giorno in cui Daniil salì per la prima volta sul tetto del mondo). Questo traguardo Jan se lo era posto fin dal 2018, fin da quando prese la decisione di tradire gli sci con la racchetta; avrebbe rinunciato alla sua passione solo per essere il migliore e oggi lo è diventato. Ora, con Re Roger ritirato, Rafa al Farewell Tour e Nole alle prese con continue difficoltà, la nuova generazione sembra aver preso in mano il destino che le era stato previsto e per il nuovo numero uno ci sarà subito una sfida da antologia. Nella sua prima semifinale all’Open di Francia affronterà Carlos Alcaraz, proprio colui che aveva profetizzato il primato di Sinner: “Non ho dubbi che Jannik possa competere per il Grande Slam. Penso che diventerà il numero uno al mondo nel 2024” disse queste parole alle Finals del 2023. Adesso non ci sono più frasi e locuzioni per descrivere il valore dell’azzurro, se non quelle usate nella celebre canzone di Tina Turner: “Simply the Best”.

Sinner in Coppa Davis

Sinner n.1, come funziona il ranking mondiale

Non era mai successo che un tennista Italiano si issasse fino al numero uno del mondo. Oggi lo sport della racchetta azzurra ha conosciuto nuovi orizzonti, nuovi confini fino ad ora inesplorati, il rosso di San Candido ha oltrepassato le colonne d’Ercole poste da Adriano Panata (quarto posto) nell’anno magico 1976. Il 4 giugno 2024, verrà ricordato in eterno come una giornata storica del nostro sport. Che il primato di Sinner duri per anni, mesi, o anche solo quanto il volo di una farfalla, lui ci ha resi orgogliosi e in semifinale del Roland Garros, come Jan stesso ha ricordato dopo la vittoria con Dimitrov, “sognare non costa nulla”. Ma come funziona questo ranking così complicato? E perché Jannik ha avuto la certezza del primato quando ancora la partita con Grisha era in bilico? L’ATP ha stilato un meccanismo unico ed intrigante che prevede la somma dei risultati nei 12 mesi dando origine ad una classifica aggiornata di settimana in settimana e che non si resetta mai al termine della stagione, come avviene ad esempio in Formula 1 (pensate di iniziare un Mondiale con Verstappen avanti di 290 lunghezze sul secondo). Ogni torneo assegna un determinata quantità di punti con scadenza ad un anno: ad esempio Jan vincendo l’Australian Open a gennaio 2024 ha collezionato 2000 punti che poi perderà a gennaio 2025, ma a quel punto il circuito avrà appena lasciato Melbourne e assegnato i punti della prossima edizione. Facciamo l’esempio pratico ed attuale: Jan nel 2023 al Roland Garros venne eliminato al secondo turno (da Altmaier) e ottenne 50 punti che quest’anno ha perso nella teoria. Ma nella pratica, considerando che le semifinali dell’Open di Francia assegnano 800 punti, Jannik anche in caso di eliminazione se ne andrà da Parigi con 750 punti in più rispetto al suo arrivo nella Ville Lumiere. Djokovic, nel 2024 vinse il torneo (2000 punti con scadenza in questi giorni), ritirandosi ai quarti di finale (400 punti) in questa edizione Nole, in base al meccanismo appena descritto, lascerà sulla terra rossa parigina 1600 punti e soprattutto lascerà la prima posizione al mondo. Come affermava sempre Hemingway, “Parigi è una festaazzurra, aggiungiamo noi.

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