Home Sport Tennis, supremazia Świątek su terra rossa. Oggi la finale maschile a Roma

Tennis, supremazia Świątek su terra rossa. Oggi la finale maschile a Roma

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Iga Swiatek, ph. Ascanio Antolini Ossi

Iga Swiatek torna padrona nel suo giardino di casa. Non ha segreti la terra rossa per la polacca che nella particolare edizione autunnale del Roland Garros 2020 si rivelò al mondo tennistico iniziando poi a dominare ogni angolo di clay del circuito. A Roma ha riaffermato la sua supremazia, ha sconfitto ancora una volta Aryna Sabalenka alla quale non è stata concessa la rivincita dopo l’emozionante confronto di Madrid. Dopo il ritiro del 2023 che favorì poi la vittoria di Rybakina, 1ga si riprende quel che il ko dello scorso anno le aveva tolto trionfando per la terze volta nella Capitale. Dalla parte opposta, la bielorussa è costretta cerchiare in rosso il giorno della finale del Roland Garros, quando dovrà essere pronta a cercare la rivincita contro Iga. Oggi, con una risposta fin troppo aggressiva e sette palle break non sfruttate, Saba non è riuscita a replicare la prestazione di Madrid e non ha mai seriamente impensierito la sua avversaria. Dal canto suo Iga esulta, stappa la bottiglia con la sua solita educazione, chiedendo addirittura il permesso di agitarla come se fosse su un podio di Formula 1 per poi dare libero sfogo alla sua festa inondando di champagne anche i bambini a bordocampo in attesa di un autografo. In un tripudio di bandiere polacche, da queste parti sempre presenti, cala il sipario sul torneo femminile che forse, ha convinto anche più di quello maschile in questa edizione. 1ga conclude le due settimane nella città eterna con pochi passaggi a vuoto, perdendo il servizio 4 volte (con Kerber, Gauff e sorprendentemente contro Putintseva), ma senza aver lasciato per strada neanche un set. Discorso diverso per Aryna, che dopo l’impatto avuto perdendo il primo set con Volynets all’esordio, con annessi fantasmi del 2023 (fuori all’esordio contro un’altra americana come Kenin), si è trovata ad un punto dalla sconfitta contro Svitolina. Due settimane dopo la partita dell’anno di Madrid, la bielorussa fa un passo indietro e cede in finale alla rivale ottenendo solo cinque game. Il pubblico romano le ha anche dedicato un coro, l’ha sostenuta e si è lasciato conquistare dalla sua simpatia, ma quella di oggi si aggiunge alla delusioni vissute con Iga dalla parte opposta della rete, una delle prime proprio qui sul Centrale romano, nel 2022 quando in semifinale uno Swiatek-Sabalenka si concluse 6-2 6-1.

Iga Swiatek, ph.Ascanio Antolini Ossi

Oggi la finale maschile, Zverev-Jarry

Il torneo del Cile, proprio la nazione che nel 1976 perse la Coppa Davis contro l’Italia ha portato due giocatori in semifinale del principale torneo d’Italia, peraltro nell’anno in cui l’Insalatiera brilla al centro del Foro Italico. Prima Tabilo ha eliminato Djokovic ed è andato ad un passo dall’estromettere Zverev (che invece si giocherà il titolo), poi Jarry è diventato il giustiziere di Tsitsipas e l’eroe dell’inattesa semifinale con Paul. Dopo il rercord di presenze, la straordinaria manifestazione di affetto per Rafa che ha cercato di sostituirsi alla delusione per la mancanza di Sinner, questi Internazionali BNL d’Italia hanno visto perdere la maggior parte dei suoi campioni più attesi, da Medvedev a Rublev comprendendo anche Dimitrov ed Hurkacz. E quindi ci si ritrova con tre giocatori su quattro alla prima semifinale in un masters 1000, ma guai a pensare che sia stato un torneo di basso livello. Manca il grande nome, è vero, ma gli IBI possono essere paragonati ad un concerto perché come ricorda Roger Dean: “Pensare che la gente venda a vedere un concerto solo per la musica significa avere un’idea riduttiva di performance”. Allo stesso modo recarsi al Foro Italico solo per vedere i campioni affermati sarebbe irrispettoso verso questo sport, infatti non sono mancate le emozioni nonostante la quasi totale assenza dei top seed. Tra le frecce tricolori e la Ola che il pubblico ha riservato nel corso della sfida da cartone animato tra Tom&Jarry (che Tommy Paul e Nicolas Jarry possano diventare il corrispettivo tennistico di Holly e Benji?) non ci sono mai stati sbadigli in queste due settimane romane. Le partite del numero uno cileno sono state le più emozionanti del torneo, quella con Tsitsipas forse la migliore della stagione su terra rossa. Anche la finale non sarà scontata, il 6-1 che Zverev ha subito nel primo set non può farlo star tranquillo, Nico cercherà ancora di portare in campo quella magia che sembrava averlo trasformato in Jarry Potter. I sudamericani si sono impossessati del torneo, sul Centrale si balla la cumbia, ma non quella della noia.

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