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Tennis, US Open per Jannik: prova di maturità mentale.

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Ad un passo dal baratro costretto ad affrontare la fase calda (letteralmente considerando il periodo estivo) della stagione con un pesante bagaglio di ansia da portare con se in campo e non solo. Jannik Sinner, apparso non completamente lucido nel torneo canadese dove difendeva il titolo, in questa estate non ha dovuto subire solamente la pressione e gli attacchi ingenerosi per aver rinunciato alla spedizione olimpica di Parigi a causa di una tonsillite, ma è dovuto passare anche attraverso le forche della vicenda Clostebol. Una situazione che rischiava, per dirla con i Metallica, di “avvolgere la sua mente e frantumare i suoi sogni”, invece la Volpe Rossa a Cincinnati è riuscita a riaffermare la sua capacità di scollegare gli avvenimenti del mondo esterno dall’atteggiamento in campo vincendo il terzo Master 1000 della carriera, la qualità dei campioni. Per dovere di cronaca ripercorriamo gli avvenimenti prima di presentare l’ultimo “main event” della stagione tennistica, il quarto Slam, quello giocato nella newyorkese Flushing Meadows. Il Tribunale indipendente londinese “Sport Resolutions” ha diramato una sentenza di 33 pagine volta a risolvere il caso doping che è esploso intorno al campione degli Australian Open. Un test che l’attuale numero 1 del mondo aveva effettuato lo scorso 10 marzo, nel corso del torneo di Indian Wells ha rivelato la sua positività al clostebol, uno steroide anabolizzante vietato, ma non specificato nell’elenco delle sostanze proibite della WADA. Di solito, questo tipo di positività, che è poi stata confermata da un secondo test, comporta una squalifica di 4 anni, come accaduto ad un altro italiano Stefano Battaglino. Ad Aprile Sinner, rivolgensodi al tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions, aveva presentato ricorso ed ottenuto la revoca immediata di due sospensioni che gli erano state inflitte. La sentenza sopracitata poi ha spiegato il modus operandi del campione nell’assumere involontariamente il clostebol: Umberto Ferrara, massaggiatore del campione, aveva acquistato a Bologna una crema, il Trofodermin, che non necessita di ricetta medica pur contenendo il clostebol. A Miami, un altro membro dello staff del numero uno al mondo Giacomo Naldi, ha utilizzato su alcune ferite alla sua mano, quello stesso flacone di Trofodermin, senza considerare le conseguenze o senza informarsi del contenuto della crema. Eseguendo poi, senza guanti, alcune sessioni di massaggi a Jannik ha contaminato con dosi minime il campione. Con l’udienza di Ferragosto tenutasi presso Sport Resolutions, Sinner è stato scagionato con una dichiarazione di innocenza che lo rende non colpevole. In ogni caso gli sono stati sottratti i punti conquistati ad Indian Wells e il prize money del torneo californiano poiché la sostanza si trovava effettivamente nel corpo dell’atleta in gara in quel periodo.

US Open, l’ultimo Slam

Ecco che per Jannik Sinner, l’ultimo Slam, dopo la tempesta clostebol, si trasforma nell’ennesima prova di maturità mentale. Si è scritto a lungo di quanto la componente psicologica influisca sull’andamento di una partita di tennis e con la minaccia di una pesante squalifica non ci si poteva aspettare un Sinner brillante. Invece è riuscito persino a vincere un Master 1000, qualcosa che ora è diventata la normalità, ma che fino a qualche anno fa (Montecarlo 2019) per un tennista italiano sembrava un traguardo inarrivabile. E di obiettivi irraggiungibile la Volpe Rossa ne sa qualcosa essendo diventato il primo italiano al numero 1 del mondo, per dirne una dei tanti record infranti dall’altoatesino. A New York, dopo l’esordio contro McDonald sulla strada di Jan si intravede una sfida con Jarry al terzo turno (la testa di serie più vicina, finalista agli Internazionali d’Italia) ed un ottavo di finale con Paul.Uno tra Medvedev o Tsitsipas, contro i quali ha già perso in stagione potrebbe essere il suo avversario dei quarti di finale, ma in quella stessa zona di tabellone l’incognita Auger Aliassime potrebbe trasformarsi nella sorpresa del torneo. La sfida stellare, quella che ormai è la più attesa di ogni torneo con Alcaraz potrebbe prendere forma in semifinale con lo spagnolo che dovrebbe avere un percorso abbastanza agevole con Draper, Tabilo, Korda, De Minaur ed Hurkacz possibili avversari prima della semifinale. Dalla parte opposta del tabellone la sfida annunciata a distanza è tra Djokovic e Zverev con Musetti fresco di medaglia di bronzo a Parigi, a fare da elemento imprevedibile. New York cala il sipario sugli Slam, e apre la sfida finale per conservare il primato nel ranking anche a fine anno, servirà una mente d’acciaio per Sinner per superare la sua prova del nove.

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