Un linciaggio durato oltre due minuti, efferato, violento e a cui via via si aggiungono più persone.
Una giustizia fai da te ai danni di un uomo, un cittadino indiano di 36 anni, colpevole di avere tentato di scippare la catenina ad una donna di 90 anni. Teatro del feroce raid il quartiere periferico del Quarticciolo a Roma: l’uomo è stato picchiato selvaggiamente di giorno, tra passanti, giovani e anziani, indifferenti. Una scena di drammatica violenza finita, come spesso accade, sui social e diventata virale in poche ore. Un video postato da una abitante della zona che dalla sua finestra ha ripreso tutte le fasi del violentissimo pestaggio avvenuto in via Ugento in una area difficile della Capitale frequentata dai tossicodipendenti che si riforniscono dai pusher della zona.
Ed forse proprio l’acquisto di sostanze stupefacenti è alla base di quanto avvenuto. Probabilmente il 36 enne, poi arrestato per rapina dai carabinieri della Casilina, si era recato lì per cercare droga e non avendo il denaro per acquistare la dose di crack ha tentato di strappare la collanina d’oro ad una anziana donna trascinandola a terra per alcuni metri. Un tentativo di rapina che si è consumato davanti ad un gruppo di giovani, almeno sette, che hanno affrontato l’uomo aggredendolo a più riprese. Calci, pugni, colpi di casco sulla testa: una sequenza impressionante che ha lasciato stordito l’uomo. Il branco, nonostante le urla di alcune donne, ha proseguito per lunghissimi secondi nel raid punitivo strattonando e continuando a colpire senza sosta il cittadino indiano oggetto di calci e pugni anche una volta a terra. Solo l’intervento di altri passanti ha evitato che il linciaggio potesse avere un epilogo tragico. Sul posto sono, quindi, intervenuti i militari dell’Arma, allertati da alcuni abitanti, che hanno arrestato il rapinatore portandolo via da quella zona. Al momento dell’arrivo dei carabinieri del branco non c’era più traccia.
Gli inquirenti, comunque, acquisiranno il video comparso in rete per cercare di identificare gli autori della aggressione. Nel filmato, che dura oltre due minuti, si sente anche la voce di una donna, l’autrice del video, che commenta quanto stava avvenendo. In un primo momento la sua preoccupazione è per l’auto della figlia contro la quale la ‘vittima’ è stata scaraventata più volte. Parole inquietanti, nessuna condanna per gli aggressori, ma un laconico: “guarda dove viviamo”. Il cittadino indiano, che ha riportato la frattura del setto nasale, è stato portato in tribunale. Il giudice per le udienze direttissime ha disposto il divieto di dimora a Roma.