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Tokyo 2020, Jacobs e Tamberi nella storia

Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs entrano nella storia. Il marchigiano ha regalato all'Italia la prima medaglia nell'atletica ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 con un oro leggendario nel salto in alto (2.37), a pari merito col qatariota Barshim. Poco dopo arriva l'oro altrettanto storico per Marcell Jacobs nei 100 metri piani, con tanto di record europeo a 9"80.

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Il marchigiano è leggenda del salto in alto: primo a pari merito con Barshim con 2.37. Poco dopo arriva il primo posto di Jacobs nei 100 metri con il nuovo record europeo di 9″80.

Dopo il record clamoroso delle semifinali dei 100 metri piani con 9″84, Marcell Jacobs ha vinto anche la finale con uno storico 9″80, nuovo record europeo. Per il ragazzo nato in Texas ma cresciuto a Desenzano del Garda è una leggendaria medaglia d’oro che arricchisce il medagliere azzurro. “L’ultimo oro alle Olimpiadi è di Usain Bolt, con il mio stesso tempo: è incredibile, non riesco a crederci ma sono venuto per il mio sogno. Bisogna sempre pensare di poter vincere. Non vedo l’ora di ascoltare il nostro inno sul podio”, ha detto il neocampione olimpico. “Dedico questa medaglia d’oro a tutta l’Italia, alla mia famiglia e ai miei bambini, al mio team e a tutta l’Italia che mi ha sostenuto”, ha aggiunto. Qualche ora prima, in semifinale, nulla da fare per Filippo Tortu, che con 10″16 resta fuori dall’atto conclusivo.

Festa d’oro per Gianmarco Tamberi. L’azzurro, dopo aver vinto la medaglia più nobile nel salto in alto delle Olimpiadi di Tokyo 2020 a parimerito con Mutaz Barshim, ha esultato e pianto di fronte al gesso dell’infortunio che lo ha costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Rio 2016. Sul gesso campeggia ancora la scritta ‘Road to Tokyo 2020’, col 2020 cancellato e sotto aggiunto ‘2021’. Il campione marchigiano è riuscito a salire sul primo gradino del podio con un grande salto a 2.37. “Per me è qualcosa di incredibile, non riesco a crederci dopo quello che ho passato. Ho realizzato un sogno che rimarrà sempre per me, qualcosa che racconterò ai miei figli. Non ho mai buttato il gesso dell’infortunio, pensavo che tutto fosse finito ma un giorno ho deciso di riprovarci…”, ha detto il campione olimpico del salto in alto.

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