Il Premio europeo per le imprese femminili 2023 risalta e dà voce alle analisi elaborate dall’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere, che quest’anno evidenzia l’importanza dell’imprenditoria al femminile nel mostrare maggiore attenzione al welfare e al benessere aziendale, con una convinta attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale dei processi economici. La premiazione si terrà il 25 novembre presso l’Università degli Studi di Pavia. Una tematica sociale, occupazionale ed economica da tempo al centro delle politiche europee e italiane. A fine 2022 le imprese femminili italiane registrate risultano essere 1.337mila, il 22,21% del totale. Una particolare attenzione è dedicata alle donne imprenditrici promotrici di sinergie, proposte innovative e casi di successo nell’export e nella promozione di prodotti e servizi Made in Italy. Tra le premiate di quest’anno figura l’imprenditrice Romina Nicoletti, Ceo e fondatore di M.Ro Business Cooperation and Innovation Company, che fornisce consulenza strategica alle organizzazioni d’impresa e alle stesse imprese, elaborando e pianificando degli obiettivi per le strategie commerciali e nel coinvolgere gli stakeholder delle politiche pubbliche nella realizzazione degli obiettivi strategici comuni. Romina Nicoletti ha sviluppato un grande lavoro nel processo di internazionalizzazione dell’impresa, con particolare attenzione alle PMI femminili, nel facilitare l’accesso di tali imprese ai mercati esteri. La figura di Nicoletti è nota per il suo ruolo come Capo Delegazione per l’Italia per il Florida International Trade and Cultural Expo (FITCE) dove quest’anno hanno partecipato 70 Nazioni. Nicoletti ha portato aziende di tutti i settori e realizzato il primo Country Pavillion della storia del FITCE facendo diventare il format ITALIAN DELEGATION MADE ITALY un evento internazionale annuale finalizzato alla promozione delle aziende italiane sul mercato Usa e americano. Romina Nicoletti rappresenta un esempio di eccellenza imprenditoriale al femminile nella creazione di ponti tra Italia, Usa e Sudafrica e nella diffusione, tutela e implementazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Infine, l’imprenditrice è anche Chair per l’Africa del movimento Stati Generali delle Donne, aiutando le donne del continente africano a trovare il proprio percorso di rinascita ed emancipazione sociale ed economica. Dall’analisi di queste storie emerge che le imprese femminili non solo non si sono arrese di fronte alle difficoltà ma dimostrano più forza e più resilienza, attivando anche azioni di filiera verso l’internazionalizzazione. Sempre più donne scelgono di mettere sul mercato le proprie competenze ed il proprio talento aprendo attività in alcuni settori che ancora sono a prevalente presenza maschile.