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Tra ricerca, sviluppo e tecnologie avanzate la Corea del Sud sempre più leader mondiale di spicco per l’innovazione.

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Statua dedicata al monarca del XV secolo Sejong il Grande a Seoul. Foto dell'autore per gentile concessione.

Nel corso del secolo scorso lo Stato asiatico della Corea del Sud ( ufficialmente Repubblica di Corea) ha affrontato una serie di sfide e sperimentato una notevole trasformazione dal punto di vista sia politico che economico e nello specifico dal 1910 al 1945 è stato teatro dell’invasione da parte dell’impero giapponese e sottoposto ad una politica di assimilazione forzata e ad un sfruttamento delle risorse da parte degli invasori, anche se l’occupazione nipponica non è riuscita a scalfire l’orgoglio nazionale del popolo coreano. Il dominio straniero terminò nel 1945 dopo la sconfitta del Paese del Sol levante nella Seconda guerra mondiale e ciò determinò la divisione della Corea in due parti, la Corea del Nord amministrata dall’Unione Sovietica e la Corea del Sud dagli Stati Uniti d’America; la divergenza ideale ed economica tra le due Coree portò in seguito alla Guerra di Corea degli anni 1950-1953 che ebbe conseguenze devastanti e lasciò la penisola coreana profondamente divisa con il Nord e il Sud impegnati in due percorsi di sviluppo opposti, infatti se nella Corea del Nord persistevano la dittatura, la povertà e i diritti umani erano praticamente inesistenti, la Corea del Sud iniziò una escalation economica senza precedenti che durante gli anni ‘60  l’ha portata a concentrarsi sull’industrializzazione come strategia per affrontare la povertà e dare impulso alla produttività. Inoltre  il governo coreano durante quegli anni incoraggiò gli investimenti stranieri e tale approccio si rivelò poi fondamentale per lo sviluppo dell’industria pesante, dell’elettronica e dell’automobilismo. Negli anni successivi la Corea aveva raggiunto una notevole crescita economica nota a tutti come il Miracolo del Fiume Han (riferimento al fiume che scorre al centro di Seoul), ed è proprio in questo periodo che nascono i conglomerati industriali a proprietà familiare conosciuti come Chaebol tra cui Samsung, LG e Hyundai che investirono molto in ricerca e sviluppo, promuovendo l’innovazione tecnologica per migliorare la qualità dei propri prodotti e competere a livello internazionale.

Centro di Seoul. Foto dell’autore per gentile concessione.

Negli ultimi decenni, dunque, l’innovazione e il mondo delle start-up sono diventati un pilastro fondamentale e una priorità per il governo coreano che ha creato politiche e programmi mirati per sostenere l’ecosistema delle start-up e non è un caso che la Corea del Sud si trovi al sesto posto tra le nazioni più innovative al mondo secondo il Global Innovation Index 2022 che prende a riferimento variabili come: investimenti in ricerca e sviluppo, produttività, valore aggiunto dalla manifattura, densità Hi-tech ovvero il numero di imprese tecnologiche in relazione al numero degli abitanti, efficienza del settore terziario, capacità di attrarre ricercatori e quantità di brevetti depositati. Uno dei principali motivi di questo ottimo risultato è senza dubbio il grande ed incondizionato sostegno del governo che per il 2023 prevede di investire qualcosa come circa 11 miliardi di dollari in start-up pari allo 0.6% del Pil nazionale. Questi investimenti hanno già portato alla creazione di tredici unicorni contro i sei del Giappone, con molte start up tech fortemente innovative come ad esempio Coupang, azienda di e-commerce diventata uno dei maggiori rivenditori online nel Paese, Woowa Brothers e Yanolja rispettivamente piattaforme utilizzate per la consegna del cibo e il cui successo è dovuto alla semplificazione nei modi di consegna e una piattaforma per la prenotazione alberghiera. E’ altresì da segnalare il fatto che l’impegno del governo di promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità si estende oltre il mondo delle start up con la promozione anche di diverse istituzioni che sostengono innovazione e tecnologia come il Korean Institute of Science and Technology – KIST e il Korean Advanced Institute of Science and Technology – KAIST.

Le  stesse Samsung, LG ed altre importanti aziende sono coinvolte nella crescita di questo ecosistema con Samsung che da sola fornisce ben 2 miliardi di capitale. Oltre al mondo delle start-up vi sono poi altre tecnologie in cui la Corea eccelle quali la K-culture ovvero la Korean Wave della cultura pop coreana che rappresenta una parte determinante dell’ecosistema dell’innovazione nazionale come pure le industrie di media digitali e di videogiochi che sono emerse come centri di innovazione, a questo si aggiunge anche lo sviluppo del Metaverso, e al riguardo alcune industrie si stanno evolvendo nel panorama tecnologico digitale con la creazione di contenuti 3D, realtà aumentata, streaming e trasmissione. Anche dal punto di vista dell’Intelligenza Artificiale il Paese si sta affermando sempre di più e il governo che vede l’ AI come un elemento cruciale per lo sviluppo soprattutto nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni  ha presentato la sua prima strategia in questo campo che prevede un focus sugli investimenti legati a questa nuova tecnologia e all’uso più ampio in tutti i settori, e comunque anche in questo settore sempre la Samsung e la LG  così come le due aziende di internet Kakao e Naver stanno investendo in modo significativo.

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