La qualità dei trapianti effettuati in Italia, così come la sopravvivenza dei pazienti e degli organi, è migliorata notevolmente negli ultimi anni, e anche nel 2011 l’outcome dei trapianti italiani è paragonabile – o superiore – ai principali Paesi europei, come evidenziato dai principali registri internazionali.
Gli ultimi dati raccolti nel corso degli audit effettuati in tutti i Centri di trapianto (periodo 2001-2011) hanno mostrato che sono reinseriti nella vita sociale e conducono una buona qualità di vita:
l’89,3% dei trapiantati di cuore
il 75,9% dei trapiantati di fegato
l’89,5% dei trapiantati di rene
I dati relativi alla “riabilitazione dei pazienti” confermano che il trapianto consente di salvare migliaia di vite l’anno, con ottimi risultati anche sul fronte del pieno reinserimento nella vita sociale. Questi risultati sono il frutto dell’alta professionalità dei medici e di tutti gli operatori coinvolti nel sistema trapianti.