La signora aveva richiesto al Comune di residenza un aiuto economico per l’acquisto dei libri di testo per i figli studenti. La stessa aveva presentato un’attestazione I.S.E.E. riportante un valore di € 6.000,00. In base a tale situazione reddituale l’ente locale aveva corrisposto un contributo economico di oltre 300 Euro.
Le Fiamme Gialle hanno effettuato accertamenti sul conto della persona rilevando che in passato la stessa aveva effettuato transazioni finanziare con l’estero.
La beneficiaria delle prestazioni sociali agevolate aveva sul proprio conto corrente somme liquide, azioni e titoli di stato per un valore di 460.000 euro.
Le prefate somme non sono state riportate, come invece è previsto dalla normativa vigente, nella dichiarazione I.S.E.E. e quindi con tale stratagemma ha tratto in inganno il Comune che ha vagliato le domande di aiuto economico e successivamente erogato il contributo.
Al termine del controllo la signora è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria competente per truffa ai danni dello Stato e segnalata all’ente erogante per l’attivazione della procedura di recupero della somma indebitamente percepita.
Nei primi 8 mesi del 2013 i Finanzieri della Provincia di Frosinone hanno effettuato 64 controlli sulle posizioni reddituali dei nuclei familiari beneficiari di prestazioni sociali agevolate, denunciando 33 falsi poveri alla competente A.G..