Le missioni militari sono uno dei campi in cui il presidente americano uscente, Donald Trump, ha deciso di portare a compimento la propria resa dei conti prima di passare il testimone a Joe Biden come inquilino della Casa Bianca. Un ritiro da diversi fronti-chiave che, però, non ha scatenato solo il disappunto dei Generali, da anni in contrasto con le politiche inaugurate dal tycoon, ma anche all’interno del partito Repubblicano e della Nato. Le ultime indiscrezioni vogliono il presidente deciso a portare avanti un graduale ritiro delle forze dall’Afghanistan, dall’Iraq e dalla Somalia, ma la strategia non è piaciuta, ad esempio, al leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, convinto sostenitore del presidente durante l’inchiesta sul Russiagate: “Un rapido ritiro delle forze Usa dall’Afghanistan ora danneggerebbe i nostri alleati e sarebbe una gioia per le persone che vogliono danneggiarci”, ha dichiarato. Mentre il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, mette le cose in chiaro: “Siamo entrati in Afghanistan insieme e quando sarà il momento dovremmo partire insieme in modo coordinato e ordinato”.