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Trump: “Zelensky e Putin non hanno scelta”. Messaggio alla Nato: “Difendo chi paga”.

Il presidente degli Stati Uniti: "Ucraina e Russia vogliono un accordo".

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“Ecco cosa succederà. L’Ucraina vuole fare un accordo, non credo abbia scelta. La Russia vuole un’intesa, perché – solo io lo so – non ha scelta nemmeno lei”. Donald Trump scommette sulla fine della guerra tra Ucraina e Russia avvicinando Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin al tavolo dei negoziati. “Abbiamo fatto molti progressi con l’Ucraina e con la Russia negli ultimi 2 giorni”, dice.

La risposta a Putin

Il presidente degli Stati Uniti si mostra ottimista, rispondendo alle domande dei cronisti nello Studio Ovale, in una giornata caratterizzata dalle dichiarazioni dei leader di Kiev e di Mosca. Zelensky cerca sostegno in Europa e riallaccia il dialogo con Washington (martedì 11 marzo è in programma un vertice Ucraina-Usa in Arabia Saudita), mentre Putin fissa paletti rigidi per le trattative: “La Russia non farà concessioni”.

Trump, che ha evidenziato ripetutamente la propria posizione equidistante, è convinto di poter mediare. “L’Ucraina non ha scelta”, dice riferendosi al paese che da qualche giorno deve fare a meno degli aiuti militari americani e delle informazioni dell’intelligence a stelle e strisce, che ha interrotto le comunicazioni.

La novità, a sentire Trump, è legata ad una strada obbligata anche per Putin: “Nemmeno la Russia ha scelta”, dice senza fornire ulteriori dettagli e senza sbilanciarsi sull’ipotesi di un incontro con il presidente russo in Arabia Saudita. “Io andrò in Arabia Saudita nel giro di un mese e mezzo. I sauditi hanno investito 450 miliardi di dollari” in compagnie americane. “Ho un ottimo rapporto con loro, spenderanno un sacco di soldi per acquistare armi da aziende americane”, dice preannunciando il viaggio.

Il messaggio alla Nato

La chiacchierata con i cronisti è l’occasione anche per mandare un messaggio sibillino agli alleati europei. “Non difendo chi non paga, è una questione di buon senso”, l’avvertimento dalla Casa Bianca. “Sette anni fa ai membri della Nato ho detto ‘se non pagate, non vi difendiamo’. La Nato in questo modo ha ottenuto centinaia di miliardi di dollari, senza di me non sarebbe mai successo: non avrebbero mai pagato senza di me. Ma non è ancora abbastanza, dovrebbero pagare di più. Non pagavamo i conti per i paesi europei che ci massacravano nel commercio. Dopo tanti anni con una situazione simile, i numeri sono diventati pessimi”, dice.

Diversi paesi hanno aumentato gli investimenti nella difesa raggiungendo e superando la soglia del 2% del Pil. “I membri della Nato sono miei amici, ma se gli Stati Uniti fossero in difficoltà e dicessero ‘Francia, abbiamo un problema’: pensate verrebbero a difenderci? Dovrebbe essere così, ma non ne sono proprio sicuro. Prima che arrivassi io, pagavamo praticamente il 100% per la difesa”, ripete.

“Le armi nucleari sono una follia”

L’Europa discute il piano di riarmo e, con Regno Unito e Francia, è pronta a recitare un ruolo di primo piano in Ucraina dopo l’eventuale accordo di pace. “La Francia è intenzionata a inviare soldati in Ucraina per ragioni di sicurezza”, afferma Trump. Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto riferimento all”ombrello nucleare’ che Parigi può schierare per proteggere l’Europa.

”Le armi nucleari sono una follia” e ”sono stato molto vicino ad avere un accordo di denuclearizzazione con la Russia e con la Cina”, dice Trump affermando che ”sarebbe bene mettere fine alla guerra” in Ucraina, ”così non dovremmo parlare di deterrenza nucleare”.

Fonte: adnkronos.com

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