La polizia turca ha respinto con la forza gruppi di manifestanti a Istanbul, nella capitale Ankara e a Diyarbakir, principale città curda nel sud-est del Paese, che protestavano contro gli arresti di 12 deputati del partito filo-curdo Hdp. Lo riportano media locali. Diverse manifestazioni sono inoltre state impedite in tutta la Turchia.
Il leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas, è stato condotto al tribunale di Diyarbakir, principale città curda nel sud-est della Turchia, dopo essere stato fermato la scorsa notte con accuse di “terrorismo” con altri 10 deputati dell’Hdp. I deputati curdi sono stati fermati dopo l’entrata in vigore della legge che ha rimosso l’immunità parlamentare, per essersi rifiutati di presentarsi spontaneamente davanti ai giudici. E un tribunale turco ha convalidato l’arresto dei leader del partito filo-curdo Hdp, Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag. Lo riporta l’agenzia statale Anadolu.
E stamattina si è verificata un‘esplosione provocata da un’autobomba nei pressi di un edificio della polizia turca proprio a Diyarbakir, principale città curda del sud-est del Paese: sono almeno 9 le vittime, tra cui 2 agenti, e un centinaio i feriti. Le autorità ritengono che l’attacco sia opera del Pkk.
Il gruppo di monitoraggio Turkey Blocks aveva precedentemente denunciato che l’accesso ai principali social media è stato bloccato nella notte in Turchia.