La Commissione europea ha inviato una lettera di richiamo a sei Stati dell’Ue contro “i divieti di entrare o uscire dagli Stati” e con la richiesta “di rispettare le raccomandazioni del Consiglio” sulla libertà di movimento e che “le misure adottate siano proporzionali e non discriminatorie”. I sei Paesi interessati sono Germania, Belgio, Danimarca, Finlandia, Ungheria e Svezia. Lo ha reso noto un portavoce della Commissione europea. Ora gli Stati hanno dieci giorni per replicare. “Abbiamo chiesto a tutti gli Stati membri di tornare alla corretta applicazione della raccomandazione adottata dal Consiglio” in materia di “libertà di movimento di persone e beni nell’Unione europea” e “abbiamo mandato una lettera a sei Stati membri sul divieto di ingresso e uscita dal Paese perché si è andati troppo oltre” rispetto a quanto stabilito in sede Ue”, ha dichiarato il Commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, a margine del Consiglio Affari generali. Secondo Reynders, va bene “scoraggiare i viaggi ma non si possono vietare gli spostamenti da uno Stato membro all’altro”. “Abbiamo chiesto ai sei Paesi di pensare a un approccio alternativo al blocco dei camion al confine”, ha detto ancora il Commissario. “La Commissione vuol ricordare agli Stati membri la necessità di tornare a un approccio coordinato su tutte le misure relative alla libera circolazione di persone e beni nell’Unione europea. Chiediamo a tutti gli Stati membri di tornare a una corretta applicazione delle raccomandazioni adottate dal Consiglio”, ha aggiunto Reynders.