Ha aperto ad Atene la casa eterna di Maria Callas (New York, 1923 – Parigi, 1977). Inaugurato per il 100esimo anniversario dalla nascita dell’artista in Via Mitropoleos 44, il Museo Maria Callas si trova in un edificio neoclassico a tre piani nel centro della capitale ellenica, dentro il complesso della Tecnopoli: al suo interno, una ricca collezione di memorabilia appartenuti alla grande soprano statunitense (naturalizzata italiana e poi greca), come lettere, fotografie, libri e costumi di scena, ma anche gli (odiati) occhiali da vista e il quadernetto che utilizzava per memorizzare i ruoli. E ancora regali – come un disegno dello stilista Manolo Blahnik ispirato a Callas e donato dalla Maria Callas Greek Society – e ricordi dal gusto vagamente inquietante (come le ciocche che il suo parrucchiere aveva tenuto e poi venduto all’asta). Il tutto, corredato da una grande raccolta di clip audio-video rari e d’epoca.
Il Museo Maria Callas ad Atene
Il percorso espositivo, che si snoda all’interno del palazzo storico a pochi minuti dall’Acropoli, punta a proporre in forma di viaggio esperienziale la riscoperta di una figura che ha rivoluzionato per sempre il mondo dell’opera, così come il suo stile di vita lussuoso e cosmopolita, la sua personalità, i momenti e le persone importanti della sua vita e la sua eredità immortale.
Il tour inizia nel foyer del secondo piano, dove dai cimeli sui primi passi dell’artista nel mondo del teatro d’opera si arriva alla ricostruzione delle stanze-scenografie di tre famose pièce che hanno visto interpretazioni memorabili di Callas: La Traviata, la Norma e la Tosca. Ripercorrendo il decollo internazionale della sua carriera, con la rifondazione di un modello cantato e recitativo espressionistico senza pari, e alcuni momenti meno noti della sua vita privata e professionale – come il corso tenuto alla prestigiosa Juilliard di New York –, la mostra espone le tappe fondamentali del suo viaggio grazie a una collezione importante, accumulata dalla municipalità di Atene sin dal 2000. È grazie alle aste, ma soprattutto alle grandi donazioni e ai prestiti di istituzioni e privati, che la collezione è cresciuta fino a comprendere circa mille oggetti appartenuti o associati alla Divina. Che oggi tornano a parlare al pubblico: “Atene era in debito d’onore con la leggendaria Divina, ha commentato il sindaco di Atene Kostas Bakoyannis. “Il Museo Maria Callas, il primo al mondo, ci rende tutti orgogliosi”.
Giulia Giaume
Fonte: ARTRIBUNE.COM