di Gianluca Colasanti
IQ. 02/06/2015 – La Serie A, chiude i battenti e saluta questa stagione con diverse conferme ed anche con qualche sorpresa, sia in positivo che in negativo. Non stupisce ad esempio, la vittoria della Juventus. La Signora del calcio italiano, infatti, vince per il quarto anno consecutivo il campionato, questa volta guidata da Massimiliano Allegri, che riesce a raccogliere la pesante eredità di Conte, migliorando addirittura la mentalità vincente della squadra. Ancora una volta seconda è la Roma di Garcia, che totalizza quindici punti in meno rispetto alla scorsa stagione, chiudendo una stagione con un piazzamento che porta ai gironi della prossima Champions ma che, per come è stato raggiunto, rappresenta un passo indietro rispetto alle aspettative stagionali.
Dopo una lunga corsa, ai preliminari di Champions andrà la Lazio, una delle rivelazioni di questo campionato, che vince lo scontro finale con il Napoli al San Paolo, coronando un sogno cullato per tutta la stagione. Delusione cocente, dunque, per un Napoli che dopo aver mancato la finale di Europa League si piazza al quinto posto in campionato, scavalcato dalla Fiorentina di Montella, anch’essa eliminata in semifinale di Europa League. Sia Montella che Benitez diranno presto addio alle rispettive squadre, dando il via ad una nuova era che, come in questa stagione, ripartirà dalla caccia al terzo posto in Serie A, e da un buon cammino in Europa League. Torna in Europa anche la Samp di Mihajlovic e Ferrero, approfittando della mancata concessione della licenza UEFA ai cugini del Genoa, che avrebbe certamente meritato più di Eto’o e compagni visto il sesto posto conquistato a suon di ottime prestazioni.
A salutare la massima seria del calcio nostrano sono Parma, Cesena e Cagliari, che per motivi diversi non sono riuscite ad imbroccare un’annata positiva. Conoscendo ormai a memoria la situazione del Parma, che ad inizio anno poteva vantare un organico da prime dieci posizioni, stupisce la retrocessione del Cagliari, che sotto la gestione Zemaniana non riesce a trovare la quadratura del cerchio, dopo le progressive partenze di giocatori del calibro di Astori ed Ibarbo. Desiste con onore il Cesena, che con l’organico meno organizzato della Serie A, non riesce a compiere il miracolo che sembrava possibile a metà stagione. Ottimo ritorno in A per Empoli e Palermo, che riescono a mantenere la categoria con largo anticipo esprimendo un calcio propositivo e divertente. Delusione totale della stagione sono le due milanesi, che rimangono fuori dai piazzamenti europei in maniera totalmente meritata. In conclusione, una menzione particolare per Luca Toni, che vince la classifica dei cannonieri insieme a Mauro Icardi, realizzando 22 reti alla veneranda età di 38 anni.