Home ISTITUZIONI E POLITICA Via libera alla riforma della PA e all’Agenzia Anticorruzione.

Via libera alla riforma della PA e all’Agenzia Anticorruzione.

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“Il Cdm ha approvato un bel pacchetto di interventi”, le parole del premier Matteo Renzi in apertura della conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Tra le più significative, quella relativa all’Agenzia nazionale anticorruzione.

“Abbiamo proceduto alle nomine dell’Anac – ha detto Renzi, riferendosi all’arrivo di Raffaele Cantone – “nel dl prevediamo che all’Anac siano attribuiti i poteri esistenti e anche i poteri dell’autorità di controllo e vigilanza dei contratti e servizi pubblici. Funziona così: se si ha la notizia o la valutazione di restrizione della libertà personale, in caso di vicenda oscura, l’Anac può segnalarla e può disporre un commissariamento ad hoc non dell’azienda ma di quella parte dell’azienda che svolge il lavoro contestato, nominando uno o più commissari ad hoc e redigendo una contabilità separata”.
Tra l’altro il premier ha annunciato che arriveranno anche altre nomine di peso, il Consiglio dei Ministri ha avviato le procedure per le nomine alla Consob, all’Istat e all’Agenzia delle entrate.
 P.A.
 Il Cdm ha approvato il ddl delega sulla Pa.
“Il grosso delle misure sulla pubblica amministrazione sta qui –ha detto Renzi – non si rimettono a posto le Prefetture o le Camere di commercio per decreto. Sono 44 punti, è un passo importante”.

Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione, tra le misure più significativa annunciata da Renzi è quella sul ricambio generazionale.
“Interveniamo con decreto legge sul ricambio intergenerazionale – ha detto il premier – con la modifica del trattenimento in servizio, per creare 15mila posti nella Pa. Riduciamo inoltre di molte ore i permessi sindacali “.

In arrivo inoltre “un bel risparmio per le imprese”. Il governo ha tagliato i diritti annuali versati dalle imprese alle Camere di commercio del 50%. . Abbiamo ricevuto collaborazione da parte di Unioncamere che non è d’accordo con noi ma è aperta al dialogo”. Poi vedremo nel disegno di legge quale “dovrà essere secondo noi il ruolo delle Camere di Commercio. Abbiamo approvato il taglio del 10% delle bollette energetiche per le imprese. Lo spiegheranno domani i ministri Guidi e Padoan”.
Il premier ha annunciato interventi che sbloccano i fondi per la scuola, l’avvio dell’esame del decreto legislativo
“Oggi il consiglio dei ministri, che è ancora in corso, ha approvato un pacchetto di interventi. Tra questi oggi presentiamo insieme il dpcm sulla scuola, mi ero impegnato entro il 15 giugno a sbloccare dei fondi e oggi lo abbiamo approvato
Il cdm ha iniziato l’esame del “decreto legislativo sulla semplificazione fiscale che il viceministro Casero porterà in commissione in settimana e che approveremo venerdì prossimo”. Il decreto prevede “la dichiarazione fiscale precompilata.
Riforme
A proposito delle polemiche sulla sostituzione di Mineo in Prima Commissione al Senato, Renzi ha spiegato: “Non ho avuto tempo di occuparmi di questioni interne al Pd. Lo farò domani in assemblea. Ho letto però resoconti sorprendenti. La sostituzione di singoli parlamentari in una commissione dove la maggioranza ha un voto di scarto può essere considerata in tutti i modi ma non certo come esercizio di un potere dittatoriale. Chi non segue la linea del partito ha il dovere di farsi da parte. Poi in aula dirà la sua, e allora nessuno di noi espellerà nessuno”.
“Ma se tu usi il tuo potere di veto per affossare un progetto del governo – aggiunge Renzi – non stai esercitando la libertà di coscienza, stai affossando un progetto del governo. E’ del tutto pacifico quindi che possa esistere il potere di sostituzione da parte del capogruppo. Non si tratta né di espulsione né di epurazione”.
Renzi ha aggiunto: “I cittadini ci hanno chiesto di cambiare l’Italia. Accetto tutte le proposte in linea con quello che chiedono i cittadini. E non mi rassegno all’idea che vinca la palude”. Io non ho preso il 40,8 per cento per stare a vivacchiare.
Noi vogliamo cambiare l’Italia, e non faremo come gli altri, parole, parole parole e poi non cambiano niente. Noi vogliamo i fatti”, dice Renzi. “Un partito che ci si chiama democratico non consente a ciascuno di diventare un partito anarchico. Indipendentemente da ciò che fa Forza Italia o la Lega, il Pd va con una voce sola quando si tratta di discutere in commissione. E fino a che stai in una comunità hai il dovere di far parte di una comunità”.
E sul Mose il premier ha sottolineato: “Comprendiamo il dramma umano di Orsoni, continuo a manifestare tutto il mio rispetto, nonostante le frasi incredibili nei miei confronti. Ma nel momento in cui uno patteggia e si dichiara colpevole non può continuare a fare il sindaco. Il Pd non guarda in faccia a nessuno, qui come sulle riforme”.

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