Home Il Territorio Zaia pensa alla Fase 3.

Zaia pensa alla Fase 3.

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In conferenza stampa il governatore leghista mostra due dati. Il 13 aprile c’erano 1.672 ricoverati e 245 terapie intensive. Dopo undici giorni di parziale riapertura, i ricoverati sono scesi a 1.289, le terapie intensive a 130. Zaia mostra i cartelli con i numeri e annuncia una ordinanza a sorpresa. “Questa decisione non significa che è finita, ovvero tutti in piazza a far festa. Solo che stiamo ragionando già con la fase 3, quella di convivenza con il virus”.

Ed ecco che riaprono bar, ristoranti e pasticcerie per il ritiro del cibo da asporto. Autorizzati i cittadini ad andare a prendere il gelato. Concesso anche il permesso di andare a curare l’orto, anche se si trova fuori dal comune di residenza. Riaperti cimiteri (che sono stati chiusi solo da ordinanze comunali), darsene, fiorerie. Riprendono lavori per opere pubbliche ed edilizie. La nuova ordinanza della Regione Veneto entra in vigore dalle 15 di venerdì 24 aprile. Eliminato anche l’obbligo per negozi di abbigliamento per bimbi, cartolerie e librerie di tenere aperto solo due giorni a settimana. Si sblocca anche la situazione di stallo dei bar. “Ora possono fare asporto. I clienti vadano in loco, si prendano il panino o l’aperitivo e poi vadano a mangiare o a bere a casa. Ora i locali possono aprire le porte e ricevere i clienti”.

“Abbiamo voluto togliere tutte quelle restrizioni che potevano essere tolte con lucidità, con la volontà di dire che questo è frutto di un trend che dura ormai da due settimane e che alla luce dei nostri dati si possono attivare ancora dei allentamenti per quanto possibile e per quanto concesso dalla legge. Le aziende non le apriamo e le chiudiamo noi – puntualizza –

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