Volodymyr Zelensky è pronto a prendere in considerazione opzioni per la liberazione non militare della Crimea, ma esorta a non perdere tempo con soluzioni che non comportino la restituzione di tutti i territori occupati: lo ha detto lo stesso presidente ucraino in un’intervista al Financial Times pubblicata oggi.
“Capisco che tutti sono confusi dalla situazione e da cosa succederà alla Crimea.
Se qualcuno è pronto ad offrirci una via per liberare la Crimea in modo non militare, non potrò che essere favorevole”, ha detto Zelensky definendo il conflitto in corso una “guerra di forza e resilienza”.
Ma finché la Russia non si ritirerà da tutti i territori occupati non può esserci una soluzione durevole al conflitto.
“Dobbiamo riavere tutti i territori… perché credo che il campo di battaglia sia la strada (da seguire) quando non c’é la diplomazia”, ha affermato: “Se non possiamo riprenderci tutta la terra, la guerra viene semplicemente congelata. E’ una questione di tempo prima che ricominci”.
L’Ft ricorda che mercoledì la Russia ha lanciato 70 missili contro le infrastrutture ucraine, lasciando l’80% del Paese al buio e senza acqua. Tutti e 15 i reattori nucleari ucraini, inoltre, sono stati scollegati dalla rete perché la fornitura di elettricità era diventata instabile. “E’ stato il tipo di incidente che non succedeva da non so quanti anni, forse 80-90 anni – ha commentato Zelensky -Un Paese nel continente europeo completamente senza luce”. (ANSA).